La Pet Therapy: I nostri eroi a quattro zampe - Ludomentis

Cos’è la Pet Therapy

In Italia è conosciuta come: “Interventi Assistiti con gli Animali”. È una terapia fondata sulla relazione persona-animale. Non si sostituisce al percorso con il terapeuta ma è complementare.

 

Facciamo un passo indietro.

Questa pratica ha origini antiche. Bisogna risalire al 1900 quando il neuropsichiatra infantile Boris Levinson notava che le interazioni dei pazienti autistici con il suo cane davano degli effetti benefici.

Da qui il sostegno è stato allargato a più pazienti.

Si potevano vedere miglioramenti sui livelli di ansia e stress, anche il senso di autoefficacia risultava migliorato. Sulla scia di Levinson, altri suoi colleghi decisero di applicare questa terapia alla cura dei disturbi mentali per gli anziani. Il paziente che si relazionava con l’animale vedeva diminuire la propria pressione, regolarizzare il battito cardiaco e il rilassamento dei muscoli, soprattutto facciali.

 

Gli ambiti di intervento

Sono tre le principali attività terapeutiche svolte per migliorare la condizione psicofisica del paziente:

  • LE ATTIVITÀ ASSISTITE CON ANIMALI (AAA): l’interazione uomo-animale prende valore dal momento che la persona in questione ha un’opportunità di socializzare e uscire dal senso di isolamento. La buona riuscita nella creazione di un legame è favorita dal comportamento non giudicante dell’animale.
  • LE TERAPIE ASSISTITE CON ANIMALI (TAA): gli interventi sono più mirati. Sono un supporto alle terapie tradizionali. Il paziente ha un piano di programma su misura per lui.
  • L’EDUCAZIONE ASSISTITA CON L’ANIMALE (EAA): Gli animali hanno il ruolo da mediatore nel ritorno alla vita normale del paziente in difficoltà. Tale terapia può essere svolta anche in gruppo, in quanto l’individuo, aiutato dalla genuinità dell’amico a quattro zampe, si dovrà adattare ai contesti sociali “dimenticati” per via di una lunga degenza, molto spesso in solitudine.

I protagonisti

La prima volta che mi hanno parlato di questa terapia ho pensato subito al ruolo del cane. Si, il cane è uno dei nostri eroi a quattro zampe, ma non è l’unico.

Andiamo a vedere i suoi colleghi:

  • Il gatto è famoso per il suo spirito libero. Per la sua indipendenza e autonomia è impiegato nelle case di cura per gli anziani. La sua capacità di adattamento gli permette di poter essere socievole con tutti gli ospiti senza legarsi per forza ad una persona in particolare.
  • Il cavallo è un ottimo alleato dei fisioterapisti. I movimenti del cavallo ad andatura lenta corrispondono al moto deambulatorio umano. Inoltre, la relazione con la persona aiuta nello sviluppo del senso di autoefficacia, dell’autostima e dell’attenzione.
  • L’asino è coinvolto nell’onoterapia. Grazie alla sua calma, la lentezza nel movimento e le andature monotone risulta un animale “prevedibile” dal quale può nascere una relazione di fiducia, indispensabile per il benessere emotivo del paziente.
  • Il porcellino d’india, coinvolto più all’estero che in Italia, stimola l’accudimento da parte di chi se ne prende cura.
  • Il coniglio è un ottimo cooperatore per la sua capacità di trasmettere calma.

Potrei andare avanti menzionando i volatili, i rettili o i delfini. Gli animali sopramenzionati sono abbastanza per rendere l’idea di quanto i nostri alleati possano esserci di grande aiuto.

Tornando a noi, piccoli psicologi

In Italia nel 2015 sono uscite le linee guida nazionali. Queste regolarizzano gli interventi dei terapeuti e hanno fondamenta neuroscientifiche. Nonostante ciò gli investimenti maggiori sono fatti dalle Onlus e dalle associazioni di volontariato. Bisogna dargliene atto.

È bene ricordare che la buona riuscita della relazione dipende soprattutto dall’abilità dell’operatore. I benefici evidenziati dai diversi terapeuti sono molti: abbassamento della pressione sanguigna, regolarizzazione della frequenza cardiaca, rilassamento, maggior senso di responsabilità, rafforzamento dell’empatia e maggior cura di sè stessi.

 

Concludo

Sono diverse le sfere del paziente che sono coinvolte e migliorate durante il percorso intrapreso: Emotiva-relazionale, motoria, cognitiva, comportamentale e sensoriale. Con tutti questi vantaggi non esitare a richiedere ed informarti su questo tipo di terapia per te o per chi ti è vicino. Il medico basandosi sulle linee guida emanate dallo Stato Italiano sceglierà la più adatta.

Altrimenti quando sei giù di tono ricordati che la compagnia di un animale può cambiarti la giornata.

Grazie per essere arrivata / o fino in fondo.

Lascia un commento